SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVIII LEGISLATURA --------------------
10ª Commissione permanente
(Industria, commercio, turismo)
**232a e *233ª seduta: martedì 17 maggio 2022, ore 15 e 19,30
234ª e 235ª seduta: mercoledì 18 maggio 2022, ore 13 e 19,30
236ª seduta: giovedì 19 maggio 2022, ore 9
ORDINE DEL GIORNO
GIROTTO, PELLEGRINI Marco, CORBETTA, ANASTASI, RICCIARDI, PESCO ROMANO, FERRARA, VANIN, GUIDOLIN, FENU, FEDE, TRENTACOSTE, CASTALDI, DI GIROLAMO, GALLICCHIO, DI PIAZZA - Al Ministro della transizione ecologica
Premesso che:
a seguito dei forti rialzi dei prezzi dei prodotti energetici all'ingrosso, le famiglie e le imprese italiane, a partire dal mese di giugno 2021, stanno subendo un consistente aumento delle bollette di energia elettrica e gas naturale, in parte calmierato grazie agli interventi adottati dal Governo;
numerosi studi e approfondimenti, tra cui un rapporto dell'OCSE di dicembre 2021, evidenziano che l'aumento dei prezzi delle importazioni dei prodotti fossili, in particolare del gas naturale, che nel nostro Paese contribuisce alla produzione nazionale di energia elettrica per circa il 50 per cento del totale, non giustifica gli aumenti dei prezzi finali applicati alle famiglie e alle attività produttive;
in particolare, l'articolo titolato: "Le speculazioni sul gas che stanno creando il caro-bollette. E le Authority stanno a guardare…", pubblicato il 4 marzo 2022 sul sito "fondazionehume", a firma di Mario Menichella, approfondisce gli aspetti legati all'eccessivo scostamento che emerge dal confronto tra il prezzo del gas naturale al TTF (Title Transfer Facility), una piattaforma olandese di trading che rappresenta, in sostanza, un benchmark, ossia un mercato di riferimento, per il mercato italiano "spot" del gas e quello con il prezzo del gas naturale "doganale", cioè quello che arriva attraverso metanodotti o, se in forma liquida (GNL - gas naturale liquefatto), attraverso metaniere. Fino al 2021, il prezzo spot e i prezzi doganali risultavano, essenzialmente, in costante allineamento. A partire dalla fine del 2021, invece, si assiste a una crescita decisamente superiore dei prezzi spot rispetto a quelli doganali. A seguito dei rialzi di novembre-dicembre 2021, il prezzo spot TTF è salito sino a 180 €/MWh, contro i 40 €/MWh del prezzo doganale. Nelle settimane seguenti, seppur il prezzo sia sceso, si è assestato su valori molto alti, senza una reale giustificazione. Se ne deduce che il prezzo appare guidato dalle aspettative degli operatori finanziari che operano sul mercato TTF, cioè dei trader e dei grossi investitori, fra cui vi possono naturalmente essere le stesse aziende energetiche, che successivamente ricavano guadagni attraverso il meccanismo delle plusvalenze. Tale crescita non appare giustificata da situazioni contingenti o emergenze quali la pandemia e il conflitto in Ucraina, ma risulta direttamente collegata alle differenti tipologie di mercati sui quali i prezzi vengono formati;
considerato che:
i "prezzi doganali" risultano differenti dai prezzi spot: i prezzi doganali sono legati ad esigenze reali di compravendita di gas naturale, mentre i prezzi spot (e future) riguardano mercati meramente finanziari, ossia guidati da obiettivi di investimento e rendimento;
nell'articolo citato si evidenzia come gli operatori che importano il gas naturale in Italia riescano a generare enormi profitti, tenuto conto che il prezzo impiegato come riferimento per la vendita a terzi nel mercato (clienti finali e altri fornitori nazionali) non è quello "doganale" importato, assai inferiore, ma quello agganciato al TTF, che ha subìto notevoli incrementi e si mantiene tuttora alto. Tale aspetto si riflette con incrementi rilevanti dei prezzi sui clienti del mercato di maggior tutela (famiglie e PMI), che hanno un prezzo del gas fissato ogni tre mesi dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), nonché sulla borsa elettrica, dove si forma il prezzo di circa i 2/3 dell'elettricità venduta in Italia;
l'analisi dei valori effettivi mostra che mentre il prezzo reale del gas importato tra l'ultimo trimestre del 2020 e quello del 2021 risulta aumentato di circa il 60 per cento, quello del prezzo del gas sul mercato TTF risulta aumentato di oltre il 500 per cento, quasi 10 volte l'aumento reale, dunque;
oltre alla differenza esistente tra prezzi reali e prezzi finanziari, al momento viene riscontrato un importante scostamento di prezzo anche nei tre principali mercati mondiali del gas: Asia, Europa e Nord America. Questi tre mercati si sono per lunghi anni mantenuti su valori relativamente simili, con aumenti e diminuzioni sempre abbastanza collegati. A partire dall'ultimo trimestre 2021, invece, a fronte di rialzi più o meno consistenti in Asia e Nord America, in Europa si assiste a un'impennata dei prezzi assolutamente superiore e del tutto abnorme rispetto agli aumenti degli altri mercati, senza alcuna reale giustificazione materiale alla base di tale scostamento;
considerato, inoltre, che:
i principali importatori del gas naturale in Italia, tra cui anche società a partecipazione statale che effettuano la gran parte delle importazioni, operano principalmente tramite contratti pluriennali fino a trenta anni. I dati ARERA evidenziano che molti dei contratti di fornitura pluriennali in essere beneficiano di una durata residua media a lungo termine, superiore a cinque anni. Inoltre, i prezzi stabiliti in detti contratti, anche laddove parzialmente indicizzati ai mercati del gas esaminati, risultano di molto inferiori ai prezzi attuali;
la percentuale di gas naturale importato tramite contratti a lunga durata, pertanto, risulta decisamente rilevante e ciò rende le aziende interessate almeno parzialmente immuni agli straordinari e ingiustificati aumenti del gas negli ultimi mesi, garantendo al contempo utili record, sicuramente fondamentali per le medesime aziende soprattutto alla luce delle perdite subite nel 2020: utili che, tuttavia, risultano pagati da famiglie, imprese e industrie energy intensive,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se siano già state individuate le cause dell'incremento sproporzionato dei prezzi sul mercato TTF;
se ritenga di intervenire con urgenza, sia adottando ulteriori misure strutturali per contrastare il caro energia, che modificando le attuali regole per la determinazione dei prezzi di vendita del gas, affinché esse riflettano pienamente il reale prezzo di mercato.
(3-03185)